Auguri, Riccardo
"Alle 16:18 e' nato Nicolo' Italia pesa Kg. 3,950 ed e' alto 55 cm."
Un sms arrivato nel pomeriggio, meno di quindici parole, per annunciare al mondo una notizia meravigliosa: la nascita del bambino di Alessia e Riccardo, due giovani coraggiosi, entusiasti e bellissimi.
Ebbene sì, questo ragazzo, Riccardo,
che da anni vediamo sbattersi sul rettangolo verde, dietro alla palla ovale o, sempre più spesso, dietro a schiere di ragazzi che ascoltano come un oracolo le sue parole, oggi è diventato padre.
E' scontato, forse banale, fargli gli auguri. Ma se li merita, tutti. E vi spiego perché.
Già da qualche mese lui, così attento all'immagine, ha voluto darsi un volto nuovo, come lui immagina debba essere il volto di un "padre" e ha abbandonato gli amati "dreadlock". Con questo gesto Riccardo ci ha fatto capire quanto vuole essere un padre tenero, attento, forse un po' ansioso, perché consapevole dei pericoli che la vita presenta, ma vicinissimo al figlio.
Tante volte, parlando con Riccardo, quando anche solo l'idea di una sua paternità era lontana anni luce dal mondo, l'ho sentito dire "a mio figlio questo (e questo poteva essere il motorino, o il farsi fare un tatuaggio o un piercing o tornare a casa tardi la sera) non glielo farò fare". E anche con i suoi ragazzi sul campo, piccoli e meno piccoli, come quelli che allena quest'anno, Riccardo si mostra severo ma tenero, inflessibile ma comprensivo. Insomma, Riccardo è padre dentro, e ora che Nicolo' Italia c'è, Riccardo, insieme ad Alessia, dovrà aiutarlo a crescere. Lo aiuterà a rialzarsi quando cadrà (perché i bambini, gli adolescenti, i ragazzi, i giovani, anche gli adulti cadono Riccardo, lo sai, vero?), gli sarà vicino quando ce ne sarà bisogno e lo guarderà da lontano, con attenzione ma con rispetto quando Nicolo' prenderà le sue strade.
Oggi comincia per Alessia Riccardo e Nicolo' un grande viaggio. E io voglio fare loro un grande, scontato, banale ma sentito profondamente nel cuore, augurio che sia un viaggio entusiasmante come solo la vita vissuta a pieno può esserlo!
Un sms arrivato nel pomeriggio, meno di quindici parole, per annunciare al mondo una notizia meravigliosa: la nascita del bambino di Alessia e Riccardo, due giovani coraggiosi, entusiasti e bellissimi.
Ebbene sì, questo ragazzo, Riccardo,
che da anni vediamo sbattersi sul rettangolo verde, dietro alla palla ovale o, sempre più spesso, dietro a schiere di ragazzi che ascoltano come un oracolo le sue parole, oggi è diventato padre.
E' scontato, forse banale, fargli gli auguri. Ma se li merita, tutti. E vi spiego perché.
Già da qualche mese lui, così attento all'immagine, ha voluto darsi un volto nuovo, come lui immagina debba essere il volto di un "padre" e ha abbandonato gli amati "dreadlock". Con questo gesto Riccardo ci ha fatto capire quanto vuole essere un padre tenero, attento, forse un po' ansioso, perché consapevole dei pericoli che la vita presenta, ma vicinissimo al figlio.
Tante volte, parlando con Riccardo, quando anche solo l'idea di una sua paternità era lontana anni luce dal mondo, l'ho sentito dire "a mio figlio questo (e questo poteva essere il motorino, o il farsi fare un tatuaggio o un piercing o tornare a casa tardi la sera) non glielo farò fare". E anche con i suoi ragazzi sul campo, piccoli e meno piccoli, come quelli che allena quest'anno, Riccardo si mostra severo ma tenero, inflessibile ma comprensivo. Insomma, Riccardo è padre dentro, e ora che Nicolo' Italia c'è, Riccardo, insieme ad Alessia, dovrà aiutarlo a crescere. Lo aiuterà a rialzarsi quando cadrà (perché i bambini, gli adolescenti, i ragazzi, i giovani, anche gli adulti cadono Riccardo, lo sai, vero?), gli sarà vicino quando ce ne sarà bisogno e lo guarderà da lontano, con attenzione ma con rispetto quando Nicolo' prenderà le sue strade.
Oggi comincia per Alessia Riccardo e Nicolo' un grande viaggio. E io voglio fare loro un grande, scontato, banale ma sentito profondamente nel cuore, augurio che sia un viaggio entusiasmante come solo la vita vissuta a pieno può esserlo!
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