Fiamme Oro e Città dei ragazzi

Sabato 4 novembre hanno assistito alla gara di Eccellenza fra Fiamme Oro Rugby e San Donà venti ragazzi, dai 14 ai 17 anni, stranieri non accompagnati ospiti nella struttura della Città dei Ragazzi di via della Pisana a Roma, con il loro accompagnatore sig. Tonino Roscetta.
Il presidente delle Fiamme Oro, dott. Forgione, e Massimiliano Bizzozero, curatore del progetto, dialogano con Tonino Roscetta, accompagnatore dei ragazzi.
La presenza dei ragazzi si inquadra nel programma di collaborazione sportiva tra le Fiamme Oro Rugby e la storica istituzione fondata nel 1945 da Monsignor Carroll-Abbing, avviata già nel maggio del 2015. Questo progetto, che ha riscosso interesse tra i ragazzi della comunità, è stata messa a punto ed ha avuto il placet del Presidente del Gruppo Sportivo cremisi dr. Armando Forgione, qui ripreso mentre saluta i ragazzi e i loro accompagnatori,

e del Comandante del I Reparto Mobile della Polizia di Stato dr. Claudio Mastromattei.

I ragazzi, introdotti sulle tribune da un annuncio dello speaker ufficiale, sono stati salutati da un fragoroso applauso dei presenti, fra i quali, ospite d'onore, il capo della Polizia Franco Gabrielli.

L’idea di utilizzare il rugby ed i suoi valori sportivi indiscussi è stata sviluppata durante alcuni incontri tenutisi, nelle scorse settimane, tra la d.ssa Maddalena Giordano del Dipartimento Politiche Sociali, Sussidarietà e Salute del Comune di Roma, il sig. Aldo Schirripa, responsabile delle Case Famiglia con sede sulla via Nomentana a Roma, ed i rappresentati del Settore Giovanile delle Fiamme Oro Rugby.

Parlare di rugby, del suo spirito e dei suoi valori vuol dire sviluppare concetti che prendono il nome di AMICIZIA, SOSTEGNO, SOLIDARIETA’, RISPETTO. Significa, in buona sostanza, curare quell’aspetto formativo che aspira alle finalità che stanno a cuore delle comunità sane, educando alla socializzazione, alla coesione, al rispetto democratico degli altri, alle regole. Il rugby ha quindi le potenzialità per svolgere un ruolo educativo, formativo e di integrazione per tutti i giovani che lo praticano.

La nuova forma di collaborazione tra la Casa Famiglia ed il Settore Giovanile della squadra della Polizia di Stato porterà alla creazione di un protocollo d’intesa che permetterà ai ragazzi un processo di integrazione, anche sportivo, così come previsto dalla normativa vigente in materia di accoglienza e assistenza ai cittadini stranieri ed in particolare ai minori non accompagnati.

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