Una storia d'altri tempi. Le Fiamme Oro conquistano la finale di Coppa Italia

Ci sono storie che devono essere raccontate, perché non se ne perda la memoria. E la storia delle Fiamme Oro che oggi, nel giorno del 72° compleanno del loro allenatore Pasquale Presutti, con un pareggio che pareva semplicemente impossibile a 10 minuti dal termine della partita, raggiungono la finale di Coppa Italia, va sicuramente raccontata.


Anche perché questa storia ne ricorda un'altra, quella dell'8 febbraio 2014. E sono due i protagonisti di entrambe le storie: Pasquale Presutti, l'allenatore, e Simone Marinaro, oggi capitano e nel 2014 in panchina. Nel 2014, a Rovigo, al 20° minuto del secondo tempo le Fiamme erano sotto per 25-9, nella finale del Trofeo Eccellenza. Ma con le mete di Guido Barion e il piede preciso di Nicola Benetti, le Fiamme all'ultimo secondo superarono i veneti e si aggiudicarono il trofeo.


Oggi le Fiamme Oro al 2° minuto del secondo tempo erano sotto per 31-10 con il Calvisano, nella semifinale di Coppa Italia. Ma anche nel 2022, otto anni dopo, le Fiamme sanno tirare fuori anche le più piccole gocce di energia e, grazie anche stavolta ad un piede preciso, questa volta quello di Filippo Di Marco, riescono ad agguantare il pareggio sul 34 a 34 all'ultimo microsecondo, che garantisce l'approdo alla finale di Coppa Italia del 2 aprile.

E secondo noi non è un caso che in entrambe le partite sulla panchina Cremisi fosse seduto Pasquale Presutti, un uomo solido, forte, ma sereno, difficilmente nervoso, in grado di dare tranquillità ai suoi ragazzi e di metterli in grado di tirare fuori tutte le loro capacità.


Una stagione, questa 2021/22, durissima, con mille interruzioni, fermi di giocatori e squadre per contagi Covid. Difficilissimo mantenere la concentrazione, la forma fisica, l'organizzazione del gioco. Onore quindi a Pasquale Presutti, a Simone Marinaro capitano di questo gruppo, e a tutti i ragazzi che oggi nonostante la difficoltà della partita non hanno mai smarrito l'obiettivo e hanno lottato fino alla fine per raggiungerlo.

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