Merito e territorialità nel Beach Rugby italiano
Il prossimo weekend, 27 e 28 luglio, si giocherà a Capaccio (Paestum) la finale nazionale del Trofeo Italiano di Beach Rugby 2024.
Ma le conseguenze di una classifica nel rugby italiano (basti pensare a come si è concluso il campionato italiano maschile A Elite) non sono sempre quelle logiche. Infatti, pur essendo ammesse alla finale nazionale le prime 10 squadre in classifica, i Rockets, classificatisi al 10° posto, devono cedere l'accesso ai Maledetti, formazione catanese, in virtù delle regole 7, b-c, che recitano "1 posto nella finale maschile e’ assegnato alla migliore squadra formata solo ed esclusivamente da giocatori tesserati per società provenienti dalla regione Sicilia. 1 posto nella finale maschile e’ assegnato alla migliore squadra formata solo ed esclusivamente da giocatori tesserati per società provenienti dalla regione Sardegna."
Al termine dei due mesi di tappe settimanali la classifica maschile è questa:
Ma le conseguenze di una classifica nel rugby italiano (basti pensare a come si è concluso il campionato italiano maschile A Elite) non sono sempre quelle logiche. Infatti, pur essendo ammesse alla finale nazionale le prime 10 squadre in classifica, i Rockets, classificatisi al 10° posto, devono cedere l'accesso ai Maledetti, formazione catanese, in virtù delle regole 7, b-c, che recitano "1 posto nella finale maschile e’ assegnato alla migliore squadra formata solo ed esclusivamente da giocatori tesserati per società provenienti dalla regione Sicilia. 1 posto nella finale maschile e’ assegnato alla migliore squadra formata solo ed esclusivamente da giocatori tesserati per società provenienti dalla regione Sardegna."
Ora, mentre la squadra sarda ha conquistato la posizione sul campo, essendosi qualificata al secondo posto nella classifica nazionale, la prima squadra siciliana la troviamo solo al 17° posto, con 71 punti (contro i 102 dei Rockets).
Le nostre osservazioni non riguardano la forma della regola, definita stavolta per fortuna ad inizio stagione, né l'opportunità di ospitare in finale due squadre provenienti dalle due isole maggiori. Riguardano invece le conseguenze derivanti dall'applicazione di queste regole: i Rockets, che per inciso furono finalisti nazionali lo scorso anno e persero la finale per una sola meta di scarto, sono una franchigia attivissima, che ha portato in tre tappe due formazioni e che ha organizzato la tappa laziale di Fregene. Hanno guadagnato sul campo ben 102 punti (qui si apre un altro dibattito: perché differenziare i punteggi fra le tappe " normali e quelle del Vittoria tour, per le quali sono state riconosciute maggiorazioni nel punteggio di classifica?). Eppure, nonostante questo e nonostante i 102 punti guadagnati sul campo, devono cedere il posto ad una squadra arrivata 17esima.
Se la Federazione vuole garantire la presenza alle finali di squadre che non avrebbero guadagnato l'accesso sul campo, può assegnare d'ufficio due wild cards ad inizio stagione, da sommare però alla decina di squadre ammesse alla finale nazionale.
E' evidente che i Rockets non hanno fatto i calcoli millimetrici operati da altre squadre per cesellare i punteggi in classifica, concentrandosi su gioco e organizzazione. E questa per la Federazione è una colpa.
In conclusione precisiamo che non abbiamo alcun legame con i ragazzi dei Rockets, di molti dei quali non conosciamo nemmeno il nome. Ma siamo legati ad un'idea di gioco rispettosa dell'impegno e del merito, e se ci sembra che questo non avvenga, lo segnaliamo.
Salutiamo i ragazzi dei Rockets/Razzi nella certezza che superata l'immaginabile amarezza di oggi, si presenteranno agguerriti in spiaggia all'apertura dell'edizione 2025 del Trofeo.
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