Colleferro vs Villa: grazie ragazzi

Grazie ai 14 giovani uomini che oggi sono scesi in campo contro il Colleferro. Giovani, è vero, alcuni non hanno nemmeno 15 anni, ma Uomini. Uomini che con serietà, rispetto, dignità stamattina hanno accettato la sfida impari di giocare in inferiorità numerica contro la squadra prima in classifica. Sarebbe bastato che solo uno di loro avesse ceduto, avesse accusato un malessere o un infortunio per rendere impossibile la gara, addebitare al Villa una sconfitta a tavolino, le sanzioni regolamentari e l'onta di non essere riusciti ad essere presenti ad una partita di campionato. E invece nessuno di loro si è tirato indietro: infortunati, convalescenti, ammalati (c'è chi ha giocato "sotto antibiotico" tossendo e sentendosi mancare il fiato per tutta la durata dell'incontro) hanno giocato come leoni, hanno perso, come era logico che accadesse, ma hanno tenuto alto l'onore proprio e della squadra. Voglio nominarli singolarmente, perché se lo meritano:
Matteo D'Aniello, Marco Cerino, Francesco Esposito, Andrea Pittacci, Valerio Peccia,  Daniele  Frascarelli, Alessio Gabrieli, William Catini, Simone Gloriani, Davide Staffolani, Marco Massironi, Giorgio Pallotti, Francesco Bossola, Matteo Carnali (cap.)








Un grazie perciò a questi 14 giovani uomini coraggiosi che hanno vinto la loro personale sfida: giocare sul campo la partita con il Colleferro. Già, perché purtroppo altri ragazzi del Villa oggi con il loro comportamento hanno messo a rischio l'immagine, la dignità, l'esistenza stessa di questa squadra under 16. E quindi, dopo il grazie ai 14 giocatori scesi in campo, voglio indirizzare alcune righe agli altri, a quelli che stamattina non si sono presentati. Non prima di aver riconosciuto il merito del Colleferro, che ha consolidato il primato in classifica sconfiggendo il Villa con il punteggio di 54 - 14.

Lettera ai "villani" assenti

Giovani ragazzi del Villa che stamattina non vi siete presentati alla partita con il Colleferro, oggi avete perso:
  • innanzitutto avete perso l'occasione di giocare e divertirvi con lo sport che dite di aver scelto;
  • avete perso l'occasione di dimostrare che siete attaccati alla maglia verde nera della vostra squadra;
  • avete perso l'occasione per dimostrare di aver capito i valori di uno sport che richiede sacrificio, impegno, ma soprattutto rispetto, per sé, per i compagni, per gli avversari.
Io non posso giudicare i comportamenti individuali e le giustificazioni (scuse?) che certamente ognuno porterà alla società perché siano valutate. Però da persona che vive a fianco del Villa da oltre sei anni alcune riflessioni le faccio. E ritengo che quella panchina senza giocatori in maglia verde, quella domanda ironica proveniente dagli spalti (ma giocano con un uomo in meno?), le spiegazioni dovute all'arbitro che ha verificato la presenza di soli 14 giocatori abbiano aperto una ferita che deve presto rimarginarsi. E solo voi potrete farlo, dopo un'attenta riflessione, cambiando approccio a questo sport. La vostra assenza di stamattina non ha danneggiato solo voi, ma ha danneggiato la vostra squadra, i vostri compagni, i vostri allenatori, la vostra società.
Vi sarei grato se parlaste di quanto accaduto oggi con i vostri genitori, che immagino abbiano condiviso il vostro essere assenti. Vorrei che spiegaste loro che simili decisioni danneggiano gli altri, proprio in uno sport dove "l'altro" è fondamentale. 
E, per concludere, vorrei che capiste che la vita sempre più spesso vi porrà davanti a delle scelte da compiere e che le decisioni devono essere prese valutando tutti gli aspetti, non solo quelli relativi alla propria sfera di interessi.
Ovviamente il mio è il parere di un "esterno" (che però conosce bene molti di voi, alcuni da anni), e quindi rappresenta solo il mio personale pensiero e non quello di altri genitori e ancor meno quello della Società. Se non condividete queste righe potrete rispondermi, qui nel blog, con una email, a voce quando mi incontrerete. Ma sappiate che oggi quattordici giovani uomini hanno giocato, sofferto, preso colpi anche per voi, per il vostro onore, per la vostra dignità. E voi, voi, dove eravate?

Qui il fotoracconto della partita:

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