Rugby Roma Olimpic vs Villa Pamphili serie B: 17-18

Difficile commentare una partita terminata all'ultimo secondo con il sorpasso e la vittoria della squadra rimasta indietro nel punteggio per tutta la gara. Difficile dire se chi ha vinto abbia meritato più di chi ha perso, o se sono stati prevalenti gli errori degli sconfitti sui meriti dei vincitori.
Iniziamo con le foto, che sono qui

Partiamo dal risultato finale e poi proviamo a raccontare la partita: vince, fuori casa, il Villa Pamphili sulla diretta concorrente in classifica Rugby Roma Olimpic, per 17 a 18.

Al 5° minuto la R. Roma segna una meta, trasformandola e portandosi subito a +7. Pochi minuti dopo, all'8°, il Villa riduce il distacco con un calcio di punizione.

E da qui, oltre ad un calcio di punizione della RR al 24°, il tabellino non si è mosso per tutto il primo tempo terminato 10-3.
Il Villa cercava di esprimere il suo gioco veloce, frizzante, ma sembrava legato, "imballato" per usare un termine meccanico, mentre la R. Roma, pur difendendo con ordine e precisione non riusciva a trasformare in punti la carica agonistica.

Il secondo tempo inizia in maniera ruvida, con due "gialli", uno per ciascuna squadra.

Ma è la R. Roma ancora ad aumentare il vantaggio: ad un calcio di punizione del Villa Pamphili, rispondeva con una meta, trasformata al 32°.

Provo a descrivere la situazione: mancano otto minuti al termine, la R. Roma è avanti di undici punti, 17-6.
E qui escono fuori il carattere, la grinta, la passione che da sempre animano la squadra di Corviale. Una sequenza micidiale, un "uno-due" che porta i "villani" a realizzare due mete, mancando però la trasformazione della prima perché una folata di vento sposta il pallone dal sostegno impedendo al giocatore di calciare.

Ecco: ora il tempo è scaduto. C'è solo da calciare per provare a "trasformare". Il Villa Pamphili è sotto di un punto. Piazzare l'ovale fra i pali significherebbe la vittoria, mancare l'"H" significherebbe la sconfitta. Sull'impianto del CUS scende un silenzio irreale: i tanti tifosi presenti ammutoliscono, Tommaso si sdraia per fermare la palla sulla "piazzola". Francesco ha lo sguardo fisso su un punto ideale, che vede solo lui.

Rincorsa breve, calcio secco, preciso. La palla si alza, va su, su e passa sopra i pali, esattamente al centro. L'adrenalina crolla: rimangono la gioia di una parte e la disperazione dell'altra.

Onore e complimenti alla R. Roma per il gioco espresso, la passione, l'impegno.
Onore e complimenti al Villa Pamphili per la tenacia, la concretezza, la vittoria.

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