Salvatore Gallo si è dimesso dalla presidenza del Villa Pamphili rugby

Un fulmine ha solcato ieri sera l'aria immobile e calda che sovrastava il campo di rugby di Corviale. L'Assemblea dei soci del Villa Pamphili Rugby ha ratificato le dimissioni presentate da Salvatore Gallo dalla carica di Presidente della società.

E davvero è un momento epocale per la società romana: Gallo, il professore, Turi per gli amici, non era solo il presidente, ma il visionario fondatore della squadra. La inventò quando ancora non aveva un campo, non aveva giocatori, ed era solo un giovane professore siciliano, innamorato del rugby, trasferitosi a Roma.
Io conobbi Salvatore circa quindici anni fa, quando la squadra si allenava nel campo da polo di Villa Pamphili (da qui il nome), e con lui conobbi il rugby del campo, del fango, dei terzi tempi da preparare a casa e portare impacchettati agli allenamenti del sabato. Era sempre presente, accompagnava ovunque i suoi ragazzi, fossero under 8 o la prima squadra, conosce tutti nel mondo del rugby e da tutti è conosciuto, stimato e apprezzato.
Bastava dire "sono della squadra di Salvatore Gallo" e tutti si adoperavano per offrirti supporto e collaborazione.
E poi nel 2007 il grande sogno di Gallo si realizza: grazie ad una fitta serie di relazioni e ad un impegno con i giovani senza eguali in un difficile quadrante della città, il comune di Roma affida alla Società Villa Pamphili Rugby (che nell'occasione aggiungerà anche la parola Arvalia alla sua denominazione) la gestione dell'impianto di Corviale, ai piedi del complesso abitativo definito "Serpentone". Un campo in terra che si mostra subito inadatto a sostenere la massa dei tantissimi bambini e ragazzi che in breve tempo, colpiti dall'entusiasmo di Salvatore, affollano l'impianto. E così pochi anni dopo Salvatore getta il cuore oltre l'ulteriore ostacolo e fa costruire lo splendido campo in sintetico tuttora vanto della società.

Il metodo di Salvatore è stato semplice, nella sua "durezza": impegno totale, condivisione, passione. Ha portato il rugby nelle scuole, lo ha insegnato a tantissimi ragazzi, che a loro volta lo hanno ricambiato trasmettendo ai più piccoli i valori e le competenze imparate dall'anziano professore, in una cinghia di trasmissione generazionale ancora attiva e ricca di frutti.

Sotto la sua guida la società ha raggiunto risultati straordinari. E' da anni una delle società con il maggior numero di tesserati nel Lazio, ha squadre in tutte le categorie under e juniores, una squadra in serie B e una in C2. Tra le sue soddisfazioni più belle, le finali nazionali under 16 a Parma nel 2013 e la promozione in serie B della prima squadra nel 2016.

E' difficile ora pensare ad una ripartenza con Salvatore fuori dal campo, ma credo sia anche giusto. Dopo una vita trascorsa letteralmente sul campo, sempre con l'agenda e la mazzetta dei giornali sotto il braccio, ora Salvatore si godrà la vita della squadra da una posizione meno faticosa. Ora che alla presidenza sale una nuova figura, siamo comunque certi che sarà sempre Salvatore il fulcro, il cuore, l'anima del Villa Pamphili Rugby. E di questo gli siamo grati!

Commenti

Post più popolari