Innocenti incontra le squadre del Lazio

Il neo presidente della Federazione Italiana Rugby, Marzio Innocenti, ha incontrato oggi pomeriggio, sabato 10 aprile 2021, le società del Lazio, presso l'affascinante sede dell'Appia Rugby. 



L'incontro si è tenuto poche ore dopo il primo Consiglio Federale, nel corso del quale sono stati nominati i due vicepresidenti (Morelli e Luisi)




e si sono prese le prime decisioni della nuova gestione.

Innocenti ha parlato con grande franchezza, senza nascondere i problemi che andranno presto affrontati. Si inizierà con un esame accurato (una sorta di "due diligence") dei conti federali per capire l'effettiva situazione che però non sembra, sempre nelle parole del Presidente, particolarmente buona.

Molti i temi affrontati dal presidente davanti ai rappresentanti di molte realtà del rugby laziale, definito come uno dei capisaldi del rugby italiano insieme a quello di altre, poche, regioni.

Innocenti ha subito fatto intendere come per lui la Federazione non possa essere (solo) un'impresa economica da gestire esclusivamente con criteri aziendali, ma che debba valorizzare gli importanti valori della tradizione rugbistica del paese. ed a conferma di ciò ha informato che proprio il Consiglio Federale di ieri ha deliberato di assegnare i "caps" agli atleti che hanno partecipato con la nazionale azzurra agli incontri di qualificazione alla Rugby World Cup del 1999, finora negati dalle precedenti gestioni federali.

Innocenti ha poi spiegato che indirizzerà i fondi federali sull'attività sportiva, preferendola ad altre attività di rappresentanza o amministrative oggi non prioritarie.

Nuovo sarà anche il sistema di reclutamento dei tecnici federali. I tecnici che lo vorranno potranno candidarsi per la varie posizioni e saranno valutati in base alle loro reali competenze e disponibilità, senza dar vita a fenomeni di "nepotismo".

Più volte Innocenti ha sottolineato il ruolo fondamentale che sarà attribuito ai Comitati Regionali, che avranno nuovi poteri e che dovranno porsi completamente a servizio delle società presenti sul territorio.

  

Nella sessione di domande e risposte è emerso che la nuova presidenza sta valutando la possibilità di tornare, per il rugby giovanile, alle categorie "dispari", anche per superare il gap che si troverebbero ad affrontare i ragazze e le ragazze in età da passaggio di categoria dopo oltre 12 mesi di stop dell'attività agonistica.

Fra gli altri temi affrontati il rugby "Seven" che avrà un ruolo importante in quanto unica specialità rugbistica olimpica, e la collaborazione con le scuole, che dovrà avere natura strutturale nell'ambito di una migliore reciproca conoscenza fra scuola e rugby.

Nell'apprezzare questo nuovo stile di presenza e trasparenza, dobbiamo solo portare un suggerimento nato da una evidenza: all'incontro erano presenti pochissime donne e non si è parlato mai di rugby al femminile. E' necessario quindi che le società prevedano un veloce inserimento delle donne nei quadri dirigenziali e che la Federazioni studi le modalità migliori per diffondere il rugby come soprt anche femminile.


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