TROFEO BRUCATO 2011

Il Villa Pamphili under 14 esce tristemente dalle finali del Trofeo Brucato 2011 a causa di un contorto regolamento che la penalizza al di là dei suoi pochi demeriti.
Il Villa infatti, pur essendosi aggiudicato ieri il torneo di qualificazione, ed aver oggi battuto prima il Fiumicello e successivamente la Primavera, si trova fuori per aver perso un'unica gara, quella contro il CUS Roma.
Peccato che un torneo ormai "storico" nella capitale non si sia ancora dotato di un'organizzazione adeguata alle aspirazioni dei promotori. Nonostante la splendida cornice del centro sportivo dell'Acqua Acetosa, si sono registrati ritardi incomprensibili, arbitri lasciati soli a decidere anche aspetti organizzativi, squadre che alle 15.00 ancora non hanno potuto pranzare (sono sul campo dalle 8.30!), confusione nella gestione dei campi di gioco, dubbi sulla redazione della classifica...Insomma, se il trofeo Brucato vuole crescere e conquistare un posto nell'élite dei tornei giovanili di rugby deve compiere un significativo salto di qualità.
Passando al Villa Pamphili, registriamo subito il buono che c'è stato: la vittoria con la Primavera è di quelle senza se e senza ma, perfetta nel gioco e nell'agonismo. L'unica macchia è stato il cartellino rosso a Yuma Santoro, che è costata l'espulsione al numero 12 del Villa e l'impossibilità per lui di giocare la gara contro il CUS. Questo il fotoracconto della partita:


La gara contro il Fiumicello A è stata a senso unico, e l'unico rischio corso è stato quello della presunzione da parte dei ragazzi del Villa di aver già vinto a metà del primo tempo.
Questo il fotoracconto:


Un discorso a parte merita la gara contro il CUS. La partita non ha avuto storia: i ragazzi di Corviale sono subito apparsi stanchi, scarichi mentalmente, forse già con la testa alla finale. Il brusco risveglio, coinciso con la prima meta del CUS, non è riuscito ad invertire la marcia della partita, che si è chiusa per 21 a 0 a favore del CUS (3 mete a 0). Purtroppo il contorto regolamento ha designato come finalista per il 1° posto il CUS, che aveva perso con la Primavera, e ha portato nella finalina per 3° posto la Primavera, che aveva perso contro il Villa.
Dopo la rabbia e le lacrime è però il  caso di riflettere su cosa sia successo. Senza alcuna pretesa di entrare nei meccanismi di spogliatoio, forse i bravi e attenti allenatori dovrebbero provare a capire se qualcosa stia succedendo fra i ragazzi. La stagione è alla fine, e molti di loro stanno tirando i bilanci e stilando progetti per il futuro. Sembra quasi che lo spirito di squadra oggi sia passato in secondo piano rispetto alle pur lecite ambizioni individuali, con le conseguenze rovinose che abbiamo visto. Il rugby è un grande sport di squadra, dove il campione può fare la differenza, ma dove, sempre il campione, da solo non può fare assolutamente nulla, se non trascinare la squadra nella polvere.
Quindi un bravo a tutti per le belle prove esibite e un invito alla squadra a chiudersi nello stanzone di Corviale per dirsi in faccia quello che oggi a mezza voce si è sentito un po' troppo.
Per documentazione, queste le foto della gara contro il CUS ROMA:

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