Salvatore Gallo, un ragazzo di 70 anni

32 anni fa un professore di educazione fisica dell'ITC Ceccherelli (via di Bravetta, Roma) decise di fondare una squadra di rugby "di quartiere", nella periferia ovest della capitale, lontano dai sancta sanctorum del rugby capitolino: Acquacetosa, Tre fontane, Tor di Quinto. Più che un'avventura sembrava una follia: senza campo, senza atleti, senza soldi, Salvatore Gallo si lanciò in questa sfida con la determinazione e la passione che lo hanno sempre contraddistinto. Furono lunghi anni di purgatorio: allenamenti sui campi erbosi di Villa Pamphili (da cui il nome della squadra), campi chiesti in prestito di volta in volta alle squadre "amiche" per poter partecipare a campionati e tornei. Ma l'avventura di Salvatore Gallo in quegli anni difficili mise radici profonde e oggi Salvatore può festeggiare il suo 70° compleanno come presidente di una grande società, con un impianto sportivo di alto livello nel territorio del XV municipio Arvalia, presente in tutte le categorie dalla serie C all'under 6, con un numero di atleti che cresce di anno in anno sia di numero che di qualità. A Salvatore dedico con stima, affetto e gratitudine quest'intervista che ha avuto la bontà di rilasciarmi sabato 10 novembre 2012.

Commenti

Post più popolari